Ipossia tumorale

Nel complesso, per quanto riguarda lo sviluppo e la resistenza del tumore, l’ipossia si dimostra essere un fattore di fondamentale importanza, in grado di promuove la formazione di neoplasie e di compromettere la risposta alla maggior parte dei trattamenti antitumorali.

Ipossia tumorale

La carenza di ossigeno non solo porta, nel soggetto sano, all’insorgenza di varie patologie, ma si dimostra anche una condizione che compromette gravemente la risposta dei trattamenti in ambito oncologico e, quindi, nei soggetti che si trovano
in un grave stato di salute.

Una caratteristica comune alla maggior parte dei tumori è data dai bassi livelli di ossigeno, con differenze da caso a caso. 

I tumori con livelli di ossigeno più bassi hanno un comportamento più aggressivo e sviluppano una maggiore tendenza alla metastasi.
In ambienti con bassi livelli di ossigeno, le cellule tumorali subiscono frequenti mutazioni genetiche, divenendo più aggressive e con una straordinaria capacità di diffondersi.

L’ipossia a livello del tessuto tumorale causa anche una bassa risposta alla chemio e radioterapia.

L’efficacia dei farmaci antitumorali è ostacolata sia dai bassi livelli di ossigeno che dalle condizioni di acidosi del tessuto corporeo dovute alla glicolisi anaerobica. Alcuni farmaci chemioterapici richiedono ossigeno per generare i radicali liberi che uccidono le cellule tumorali, dimostrandosi quindi inefficaci nel caso di un cancro particolarmente ipossico.

L’ipossia tumorale è considerata un importante fattore di radio resistenza in molti tumori.
La radioterapia è tra i più noti trattamenti contro il cancro insieme alla chirurgia e alla chemioterapia: essa utilizza radiazioni ionizzanti (solitamente raggi X) che vengono dirette verso la massa tumorale, danneggiando il DNA delle cellule cancerose ed impedendogli di replicarsi.  Le radiazioni ionizzanti possono attaccare il DNA direttamente, oppure servirsi di altre molecole con un meccanismo indiretto attraverso la formazione di radicali liberi. L’ossigeno è un potenziatore della radioterapia proprio perché ha un ruolo attivo nella loro produzione. 

Il numero degli studi  scientifici riferiti all’ipossia e, nello specifico, alla relazione tra tumori e mancanza d’ossigeno condotti dagli istituti e dalle università di tutto il mondo è in costante aumento.

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