Apnea ostruttiva del sonno: cos’è e cosa comporta
L’apnea ostruttiva nel sonno (OSA) si verifica quando i muscoli della gola si rilassano in modo intermittente e bloccano le vie respiratorie durante il sonno. Ciò fa si che la respirazione s’interrompa e riprenda ripetutamente durante il sonno, portando a una mancanza intermittente di ossigeno al cervello.
Sintomi e cause
Il primo e forse più evidente sintomo che potrebbe suggerire l’insorgenza di apnee ostruttive è il russare molto evidente fin dalle prime fasi di sonno (cioè quando il soggetto smette di respirare per qualche secondo, per poi riprendere a respirare improvvisamente). Altri sintomi possono inoltre essere rintracciati in un’eccessiva sonnolenza diurna, nella difficoltà a concentrarsi, nei colpi di sonno, nella cefalea (mal di testa) al risveglio, nei risvegli improvvisi con sensazione di soffocamento e nell’impotenza.
Ugualmente, le condizioni che possono favorire l’insorgenza dell’apnea ostruttiva del sonno possono essere di diversi tipi. Tra le principali vi sono l’obesità, l’ostruzione delle vie aeree superiori (naso, bocca, gola), l’assunzione e l’abuso di farmaci o bevande alcoliche.
Apnea ostruttiva del sonno e diabete
Secondo uno studio condotto su 11.000 pazienti e pubblicato sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, una grave apnea ostruttiva può aumentare il rischio di sviluppare il diabete del 30% o più.
È stato riscontrato che l’ipossia intermittente nelle persone con apnea ostruttiva nel sonno aumenta la resistenza all’insulina e i rischi di sviluppare il diabete. Evidenzianto il legame tra diabete e ipossia attraverso un’ampia sperimentazione sul lungo periodo di follow-up, i medici possono essere in grado di intervenire e adottare misure di prevenzione del diabete per i pazienti con OSA che ancora non hanno sviluppato la malattia.
L’ipossia risulta pertanto strettamente associata ai processi patologici del diabete, in quanto compromette il modo in cui le cellule stesse interagiscono con l’insulina. Ciò porta alla insulino-resistenza, uno stato cioè in cui l’insulina diventa sempre meno efficace nel ridurre la glicemia e tutto ciò conduce allo sviluppo del diabete di Tipo 2.